L'emergenza rifugiati non è più solo un problema umanitario. È ormai un problema politico. Per questo io e alcuni amici siamo parte di una rete che si chiama Insieme per l'accoglienza.
Politica è non solo l'arte di manifestare le idee, ma soprattutto di cambiare con esse il mondo.
Di certo, la politica è dei governi e delle istituzioni ed è a loro che spetta una risoluzione che cambi radicalmente il destino dei profughi di tutto il mondo. Ma la politica è anche dei cittadini, di me e di te, non solo se esprimiamo la nostra idea, ma quando diciamo con un atto concreto da che parte del mondo stiamo.
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La terza via
Forse già sai cosa sono i Corridoi umanitari: una via nata nell'associazionismo laico e religioso che garantisce a chi è in pericolo nel proprio paese un viaggio sicuro e legale, con i documenti necessari, e offre una accoglienza stabile in un Paese ospite, insieme alla formazione culturale, linguistica e un aiuto per la ricerca del lavoro. Un'alternativa ai barconi, alle morti in mare e alla chiusura dei porti, insomma. Una via aperta a tutti.
È cosi che siamo passati dall'essere critici ad agire da protagonisti. Abbiamo creato una rete di persone che vogliono assicurare il diritto a una esistenza migliore per una famiglia in fuga da un Paese difficile. Alcuni hanno offerto la loro disponibilità nelle questioni pratiche, come la ricerca di una abitazione a Roma, altri sostengono il progetto nelle prime spese.
Mentre, infatti, sono finora coperte le spese di viaggio e per procurare i documenti, siamo ancora alla ricerca di sostenitori per pagare l'affitto dell'abitazione e le spese alimentari per il primo dei tre anni di accoglienza richiesti dal progetto umanitario.
So cosa stai pensando: perché, se paghiamo le tasse, dobbiamo essere noi privati cittadini a farci carico di accogliere chi arriva nel nostro Paese?
In linea di principio, hai ragione. Ma sappiamo anche che i processi legislativi sono lunghi e seguono logiche a volte diverse dalla risposta ai bisogni concreti delle persone, specie in una emergenza umanitaria di queste proporzioni, che ormai non può aspettare i tempi delle decisioni governative.
Insieme per l'accoglienza è il tentativo di non sentirsi più impotenti di fronte alla questione dei rifugiati e la risposta concreta e immediata a una famiglia che oggi si trova in pericolo.
Cosa accadrà ora?
Mentre la Comunità di Sant'Egidio si sta occupando di individuare la famiglia che verrà accolta a Roma (probabilmente dal Libano o dalla Siria), le persone coinvolte nella rete stanno cercando un appartamento in affitto adatto ad ospitarla, mettendo da parte anche un fondo per le prime spese alimentari e scolastiche, le utenze, le cure mediche.
Ti chiedo se anche tu vuoi assicurare alla famiglia in arrivo ciò di cui avrà bisogno, entrando nella rete, con il tuo contributo:
Fai un bonifico sull'IBAN IT89T0200839103000105945259 intestato a "Il Circo della Farfalla ONLUS", specificando nella causale "Insieme per l'accoglienza"
Vai sul sito di Insieme per l'accoglienza e fai una donazione singola o mensile con Carta di Credito o PayPal
Riceverai costanti aggiornamenti sul progetto e notizie sulla famiglia in arrivo.
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Se vuoi saperne di più su Insieme per l'accoglienza contattami o visita il sito. Grazie!
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